Carlo, Marcello, Tommaso e Federico accendono l'ambiente con la luce e i colori dello Stretto di Messina. Questo album è la prima grande opera
dedicata alla Musica dello Strait Project, un collettivo di straordinaria Cultura che assimila elabora fonde influenze e insegnamenti diversi: il loro percorso creativo si dipana in un labirinto metaforico dove le strade si intrecciano e si confondono fino a trovare uno stile irripetibilmente evocativo.
Otto composizioni originali ispirate all’arte di Wayne Shorter, sassofonista, filosofo e guru. Custode dell’eredità artistica di John Coltrane, compositore e arrangiatore tra i più raffinati della storia del Jazz. Una vita impegnata nel continuo riflettere sul mistero dello stesso vivere. Buddismo, misticismo e arte sono state per lui la giusta connessione per l’esistenza. “La musica – diceva Shorter – ha in sé un significato extramusicale intrinseco, suonare significa raggiungere luoghi e spazi mai esplorati” e WATER DANCE raggiunge a pieno questo messaggio.
Il territorio inesplorato è quello dell’elemento Acqua.
WATER DANCE è la Danza dell’Acqua o meglio una Danza nell’Acqua, l’Acqua del Mare e il Mare è quello dello Stretto tra Sicilia e Calabria.
È chiaro sin dal primo brano che lo spazio musicale da cui parte la danza è il fondale marino. Cariddi, personaggio mitologico citato nell’Odissea di Omero e da Virgilio nell’Eneide è un vortice che “i vasti flutti rigirando assorbe - e tre volte a vicenda li ributta - con immenso bollor fino alle stelle”. Il gorgo qui si forma dall’incontro musicale delle correnti del Jazz, quella dei ritmi spanish e delle danze mediterranee dei brani Cariddi, Bloom, Abuela Cigarra e Balla con me, quella del jazz waltz di Rebecca's Theme e ancora quella del Jazz Europeo e di quegli spazi sonori inequivocabilmente riconducibili alla etichetta discografica ECM di Trying to the Job, Dorico e Ron Miller. Un gorgo prima sotto e poi sopra il mare, un vortice da cui spuntano fuori, come lanciati da una catapulta sommersa, elementi che ci riconducono alla cifra stilistica di Shorter e a quegli spazi aperti che a volte trasmettono all’ascolto un senso di spaesamento e che vengono deliziosamente rinfrescati da soluzioni armonico/ritmiche sempre agili e scorrevoli. Con grazia e delicatezza le composizioni originali si alternano a momenti meditativi che da lontano tracciano un piano trasversale per sublimarsi nei temi di Footprints e Infant Eyes, due capolavori assoluti di Shorter, come una sorta di ringraziamento allo stile e alla spiritualità del Maestro.
WATER DANCE è un viaggio in acque profonde, misteriose ma benevole, un inabissarsi mai pericoloso e un risalire a galla, come l’esplorazione degli abissi dell’animo umano dove ci si inoltra alla scoperta di qualcosa che solitamente ci migliora.
Water Dance
CD-Audio